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      La forza di un volantino
Chi tutela davvero le donne. 
 
 

Carissimi fratelli,
sentiamo la necessità di comunicarVi ufficialmente le nostre considerazioni su un fatto di cronaca avvenuto negli ultimi giorni. I componenti della sezione crotonese della Lega Salvini Premier, guidata da Giancarlo Cerrelli, hanno pubblicato un volantino in occasione della festa della donna, esplicitando cosa, secondo loro, offende le donne nella società attuale. Questa iniziativa è stata oggetto di critiche feroci sulla stampa nazionale ed internazionale, e di censure da parte di numerosi esponenti dei partiti, pure della coalizione di governo. Anche se le nostre attività hanno come fine esclusivo l'evangelizzazione e non riguardano in alcun modo la politica locale o nazionale, sentiamo di dover ringraziare pubblicamente i ragazzi della Lega di Crotone per essersi farti portatori nel panorama politico italiano, sopportandone il peso, di un approccio alla "questione femminile" differente da quello imposto ormai uniformemente dai mezzi di comunicazione sociale. Anche noi, come loro, riteniamo che svilendo la famiglia e dipingendo la maternità come un fardello che opprime si offende la donna nella sua dignità.
Il libro della Genesi illustra come il serpente detesti la concordia tra l'uomo e Dio e quella tra i coniugi. Il peccato originale mina il rapporto con Dio e getta il seme dell'incomprensione tra l'uomo e la donna. Secondo il Magistero quando l'umanità considera Dio un nemico, la stessa relazione tra l'uomo e la donna viene pervertita. Quando quest'ultima relazione è deteriorata, l'accesso al volto di Dio rischia, a sua volta, di essere compromesso. L'amore tra l'uomo e la donna può venire così snaturato in pura ricerca di sè, in una relazione che ignora ed uccide l'amore, sostituendolo con il giogo della dominazione di un sesso sull'altro (cfr. C.D.F. - Lettera ai vescovi della Chiesa Cattolica sulla collaborazione dell'uomo e della donna nella Chiesa e nel mondo). Nei nostri giorni un certo femminismo inquadra il rapporto tra l'uomo e la donna in una cornice di assoluta conflittualità. La donna, per essere se stessa, si costituisce quale antagonista dell'uomo. Agli abusi di potere essa risponde con una strategia di ricerca del potere. Questo processo porta ad una rivalità tra i sessi, in cui l'identità ed il ruolo dell'uno sono assunti a svantaggio dell'altro (cfr. ancora C.D.F.). Noi non possiamo che dissentire da questa concezione conflittuale del rapporto tra i sessi. Questo femminismo non ci convince neppure quando definisce autodeterminazione della donna la soppressione di un bambino, perchè l'autoderminazione di chiunque incontra un limite nell'illecito, e nessuno può legittimamente sopprimere una vita. Come i ragazzi di Crotone noi sentiamo di dover dissentire quando, per convincerci della bontà della pratica dell'utero in affitto, ci viene mostrata la gioia di una coppia omosessuale che accoglie il "figlio" così ottenuto. I figli non sono un bene disponibile. Non si comprano, non si donano e non si producono su commissione. Sono persone. Anche noi siamo convinti che oggi la dignità della donna sia calpestata, ma soprattutto siamo convinti che non ci saranno miglioramenti  fin quando non riscopriremo
la bellezza - non soltanto fisica, ma soprattutto spirituale - che Dio ha elargito sin dall'inizio alla creatura umana e specialmente alla donna.
10 marzo 2018


Luigi Spinelli



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